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TOSCANA > L’isola di Elba, teste dell’esilio di Napoleone.

Sulle tracce dell’illustre esiliato all’Elba, Napoleone Bonaparte. L’isola toscana è ricca di tracce del famoso imperatore. E fino al 30 settembre una mostra dedicata a Charlotte Bonaparte.

Un esilio breve e indolore, per certi versi. Quello di Napoleone Bonaparte sull’isola d’Elba è un soggiorno durato meno di un anno, tra il 1814 e il 1815, ma quanto basta per lasciare in eredità al luogo molte testimonianze e suggestioni tra mito e storia, come ben si addice ai grandi protagonisti della storia. Innanzi tutto, quelle che furono le sue Residenze – sì perché Napoleone visse il suo esilio all’Elba regnandovi – sono oggi due Musei: Villa dei Mulini e Villa San Martino. La prima, residenza cittadina, si trova nel centro storico di Portoferraio nel piazzale che porta inevitabilmente il nome di Napoleone, mentre la seconda, più grande ed immersa nel verde, si trova ad alcuni chilometri dal capoluogo isolano in direzione Procchio - Marina di Campo. L’aspetto attuale della residenza di campagna è quello voluto dal Principe Demidoff, lontano parente dell’Imperatore, il quale dopo aver acquistato nel 1851 la dimora ne ampliò la struttura con un edificio d'ispirazione neoclassica trasformandola nel museo che prese il nome di “Galleria Demidoff”. Di spicco, all’interno della galleria, è la statua raffigurante “Galataea” attribuita al Canova e per la quale posò la sorella di Napoleone, Paolina Bonaparte Borghese. I sontuosi interni della galleria sono ricchi di stampe napoleoniche ottocentesche e le sale affrescate conservano gli arredamenti d’epoca. Tra le sale più belle, c’è quella “egizia” ispirata alla vittoria di Napoleone in Egitto dove splende uno Zodiaco sul soffitto, emblema della forza del Caso.

Altri luoghi napoleonici sull’isola sono la Chiesa della Misericordia a Portoferraio che custodisce i calchi della mano e del volto dell’Imperatore, ma anche la Palazzina dei Mulini dove sono conservati gli oltre 2000 libri lasciati in eredità dall’Imperatore la cui passione per le letture ed il teatro non era un mistero. Passione che ha ispirato, infatti, la creazione di due teatri napoleonici: uno sempre nella Palazzina dei Mulini, l’altro più grande e detto Teatro dei Vigilanti, nella chiesa sconsacrata del Carmine a Portoferraio. Sull’isola altri luoghi evocano l’Imperatore, dal Romitorio del Bosco vicino al santuario della Madonna del Monte e, nei pressi del paesino del Poggio, la famosa Acqua della Fonte di Napoleone che pare dispensi proprietà benefiche e curative.

Nelle vicinanze del paese di la Zanca, invece, si trova una roccia detta Sedia di Napoleone perché pare che da lì l’Imperatore soleva sedersi per ammirare nostalgicamente in lontananza la sua Corsica, terra natia. Ma fino al 30 settembre c’è anche un’occasione in più per ricordare Napoleone in quel dell’Elba. Palazzina dei Mulini e Villa San Martino ospitano, infatti, la mostra a carattere internazionale “Charlotte Bonaparte dama di molto spirito. La romantica vita di una principessa artista”. L’evento vede il coinvolgimento delle principali istituzioni napoleoniche europee e dopo la tappa in Italia sarà trasferita in autunno in Francia, al Musée national des châteaux de Malmaison et Bois-Préau. Con oltre 200 opere esposte vengono ripercorsi i momenti salienti dell’esperienza personale e artistica della principessa, figlia del fratello maggiore di Napoleone e donna colta e raffinata che durante tutta la sua vita si trovò al centro di relazioni tra intellettuali. La mostra dedicata a Charlotte è una prima tappa importante del percorso di valorizzazione del Museo nazionale delle Residenze Napoleoniche dell’Isola d’Elba in vista del 2014, anniversario del bicentenario dell’arrivo di Bonaparte all’Elba.