Svelato il Dna della pianta di cacao, o almeno di alcune varietà. Un passo avanti nella ricerca genetica che ha risvolti pratici non indifferenti, come ad esempio rendere le piante pià resistenti all'attacco di parassiti in grado di distruggere l'80% delle produzioni e che mettono a rischio la produzione di cioccolata o ne influenzano il prezzo. Due gruppi di scienziati, sostenuti da marchi 'rivali' di dolciumi, hanno annunciato la mappatura di due diverse specie di piante.
I ricercatori Mars, in collaborazione con il dipartimento americano dell'agricoltura americano (Usda), hanno annunciato di aver terminato la mappatura del genoma di una specie comune in Costa Rica (Matina 1-6). La Hershey, invece, in collaborazione con il centro americano di cooperazione per la ricerca e lo sviluppo (Cirad), ha annunciato la mappatura della varietà Criollo, presente in Belize, dove si produce cioccolato di qualità. Secondo gli esperti dell'Usda i lavori delle due equipe sono complementari: il Matina 1-6 è, in pratica, il capostipite di tutti i tipi di cacao commerciali mentre il Criollo è più sofisticato.
I dati delle ricerche permetteranno di trovare soluzioni per proteggere le coltivazioni, evitando la perdita di centinaia di milioni di dollari all'anno per i danni ai raccolti, secondo l'Usda.
I ricercatori Mars, in collaborazione con il dipartimento americano dell'agricoltura americano (Usda), hanno annunciato di aver terminato la mappatura del genoma di una specie comune in Costa Rica (Matina 1-6). La Hershey, invece, in collaborazione con il centro americano di cooperazione per la ricerca e lo sviluppo (Cirad), ha annunciato la mappatura della varietà Criollo, presente in Belize, dove si produce cioccolato di qualità. Secondo gli esperti dell'Usda i lavori delle due equipe sono complementari: il Matina 1-6 è, in pratica, il capostipite di tutti i tipi di cacao commerciali mentre il Criollo è più sofisticato.
I dati delle ricerche permetteranno di trovare soluzioni per proteggere le coltivazioni, evitando la perdita di centinaia di milioni di dollari all'anno per i danni ai raccolti, secondo l'Usda.