Scoperto il segreto del panda gigante: deve ringraziare i batteri che popolano il suo intestino se riesce a sopravvivere con una dieta basata esclusivamente sul bambù. La scoperta, annunciata sulla rivista dell'Accademia delle Scienze Americane (Pnas) si deve a uno studio condotto dall'Istituto di Zoologia dell'Accademia cinese delle scienze.
Le abitudini del panda gigante, i cui tratti intestinali sono simili a quelli dei carnivori, sono state a lungo un mistero per i ricercatori. Questo animale, un orso onnivoro che consuma circa 12 chilogrammi di bambù al giorno, non ha infatti gli enzimi cruciali che aiutano gli erbivori a digerire la cellulosa e l'emicellulosa delle piante, il principale componente di una dieta basata sulle fibre. Il mistero ora è stato risolto grazie allo studio coordinato da Fuwen Wei che ha analizzato campioni fecali di panda gigante che vivono in cattività e allo stato selvatico. I ricercatori hanno individuato ben sette ceppi di batteri strettamente imparentati al batterio Clostridium che riesce a digerire la cellulosa.
Il panda gigante, insolito carnivoro che si nutre quasi esclusivamente di bambù, hanno osservato gli esperti, riesce a sostenere le sue abitudini alimentari grazie a questi batteri, che lo aiutano a digerire la cellulosa e ad altri adattamenti, come gli pseudo-pollici, i denti e i muscoli della masticazione molto robusti e alla secrezione di abbondante muco intestinale. (ANSA)
Il panda gigante, insolito carnivoro che si nutre quasi esclusivamente di bambù, hanno osservato gli esperti, riesce a sostenere le sue abitudini alimentari grazie a questi batteri, che lo aiutano a digerire la cellulosa e ad altri adattamenti, come gli pseudo-pollici, i denti e i muscoli della masticazione molto robusti e alla secrezione di abbondante muco intestinale. (ANSA)