ROMA - ''Il Principe fulvo'' di Salvatore Silvano Nigro, e' un saggio sulla vita e le opere di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che vuole essere letto come un racconto. Pubblicato dalla Sellerio Editore, si avvale di molti documenti inediti, che permettono di ricostruire gli avventurosi anni giovanili dello scrittore in giro per le capitali europee: la sua vocazione burlesca, le sue passioni artistiche, i suoi rapporti con la politica, i suoi tentativi per salvare degli amici ebrei dopo la promulgazione delle leggi razziali.
Il libro mette in correlazione la scrittura del Gattopardo con le opere della biblioteca dell'autore. Per questa via, 'Il Gattopardo' viene raccontato non come un romanzo storico ma come un romanzo fantastico e allegorico, dentro il quale si muovono animali imprecanti e statue animate legate alla simbologia borbonica. Anche le architetture, gli affreschi, i quadri e le suppellettili tutte, hanno funzione di ''personaggi'': agiscono nel romanzo, e fanno sentire la loro ''voce''.
Questo racconto di un romanzo si apre alla storia dell'arte, e mette le vicende del Gattopardo a stretto contatto con le opere scultoree, pittoriche e architettoniche della Palermo ottocentesca; e svela, del romanzo di Tomasi di Lampedusa, segreti mai sospettati. Salvatore S. Nigro, nato a Catania, critico militante di ''Paese Sera'' e redattore presso Laterza, ha insegnato, oltre che all'Universita' di Catania, a Parigi (alla Sorbonne e all'E'cole Normale Supe'rieure), a Tours (Universite' Rabelais), a New York (New York University), a Bloomington (Indiana University), a Pisa (Scuola Normale Superiore). (Adnkronos)