E' stata inaugurata a Palazzo Incontro la rassegna 'PPP. Una polemica inversa', nella quale vengono presentati ventidue artisti e undici poesie. L'iniziativa è il tentativo di rendere omaggio, attraverso la comunione fra poesia e arte, alla figura di uno fra i più grandi intellettuali del Novecento europeo. Al centro del progetto, l'opera poetica di Pasolini. Undici componimenti in versi - tratti da 'Le ceneri di Gramsci', 'La religione del mio tempo', 'Poesia in forma di rosa', 'Trasumanar e organizzar' - saranno rielaborati creativamente da due generazioni diverse di artisti, alcuni fra i più importanti pittori, scultori e fotografi operanti nel panorama italiano e internazionale: Claudio Abate, Carla Accardi, Gianfranco Baruchello, Matteo Basilè, Veronica Botticelli, Laura Canali, Giuseppe Capitano, Gianni Dessì, Mauro Di Silvestre, Rocco Dubbini, Giosetta Fioroni, Nino Giammarco, Franco Gulino, Jannis Kounellis, Elena Nonnis, Nunzio, Giuseppe Pietroniro, Michelangelo Pistoletto, Oliviero Rainaldi, Pietro Ruffo, Maurizio Savini, Sten & Lex.
L’obiettivo è quello di attivare, per il fruitore, uno spazio virtuoso intorno al cui asse ruoteranno l’ispirazione poetica e la creatività artistica in un continuo rimando di suggestioni, simboli, concetti e creazioni estetizzanti che si fanno impressione e visione. “Abbiamo pensato questa manifestazione – scrive il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti nella prefazione in catalogo (Editore Fandango Libri, 2012, euro 20,00) – come un’occasione per mischiare – nel segno dei suoi versi – linguaggi e persone, artisti e generazioni. E credo davvero che questo approccio libero e aperto rispetti profondamente una delle caratteristiche più particolari di Pasolini: tra i grandi intellettuali italiani del Novecento, non ce n’è stato uno più eclettico, uno così affamato di libertà espressiva e varia umanità. Questa mostra è anche un riconoscimento non formale o retorico ad un uomo che con le istituzioni ebbe un rapporto coraggiosamente conflittuale”
“In un’epoca come la nostra, – afferma Achille Bonito Oliva nel suo saggio critico contenuto in catalogo- in un momento così difficile del nostro vivere in cui la politica si è fatta espropriare dall’economia e l’economia dalla finanza, la comunione tra il verbo poetico di Pasolini ed il deposito iconografico degli artisti può indicare la speranza ed il sospetto di un futuro migliore”. L’iniziativa, che prevede durante il periodo espositivo due giornate di approfondimento sull’opera del poeta di Casarsa, si avvale del supporto di un comitato scientifico formato da Carla Benedetti, Achille Bonito Oliva, Gianni Borgna e Dacia Maraini. Ideata e organizzata dall’Associazione culturale Teorema in collaborazione con il Progetto ABC e con Civita è stata realizzata con il patrocinio della Provincia di Roma. (Adnkronos)