ROMA – “Questo è il male che mi porto da trent’anni addosso, fermo non so stare in nessun posto… ” canta Vinicio Capossela in uno dei suoi brani più celebri, “Il Ballo di San Vito”. Il cantautore la trentina l’ha passata da un pezzo, ma a stare fermo non ci riesce proprio. Così nuove tappe europee si aggiungono al suo tour: il 3 febbraio Capossela sarà in concerto a Málaga (Teatro Cervantes), il giorno dopo a Madrid (Joy Eslava), il 6 a Barcellona (Festival de Guitarra Luz de Gas), infine il 12 aprile terrà un concerto a Londra (Koko – 1/A Camden High Street). Negli ultimi mesi Capossela sta portando in Italia e in giro per il mondo il tour “Rebetiko Gymnastas – esercizi allo scoperto”, con cui presenta dal vivo il suo ultimo album “Rebetiko Gymnastas”, pubblicato lo scorso 12 giugno in Italia e Grecia (La Cupa/Warner).
“Rebetiko Gymnastas” contiene quattro brani inediti, una ghost-track e otto canzoni note reinterpretate in chiave rebetika. Il disco è stato registrato negli storici studi Sierra in Atene su nastro analogico con l’accompagnamento di alcuni fra i migliori musicisti greci di rebetiko: Ntinos Chatziiordanou alla fisarmonica, Vassilis Massalas al baglamas, Socratis Ganiaris alle percussioni e soprattutto Manolis Pappos, sommo rebetes del bouzuki con una gloriosa carriera fatta di collaborazioni con musicisti del calibro di Theodorakis, Arvanitaki, Xarhakos, Galani, Papazoglou e Ntalaras. L’album vede anche la partecipazione speciale della cantante Kaiti Ntali, di Mauro Pagani, Marc Ribot e Ricardo Pereira. Insieme a loro, due pilastri della formazione storica di Capossela: Alessandro Asso Stefana alla chitarra elettrica e Glauco Zuppiroli al contrabbasso. Il disegno di copertina è stato realizzato dal grande disegnatore francese David Prudhomme, autore di “Rebetiko. L’erba cattiva” (Coconino Press). Il booklet contiene i testi tradotti in greco ed esercizi ginnici per quanti volessero impratichirsi. (NoveColonne ATG)