Le mamme italiane non hanno l’abitudine di allattare i propri figli al seno. I dati Istat, infatti, evidenziano un tasso di allattamento esclusivo o predominante piuttosto basso soprattutto nelle zone del sud Italia: nel Meridione e nelle Isole la percentuale e’ rispettivamente, del 63% e del 53% contro l’oltre 69% di Nord e Centro. Dal punto di vista nutrizionale invece il latte materno e’ il migliore alimento per ogni bambino: nutre in modo completo e protegge da molte malattie e infezioni. E anche sotto il profilo relazionale, allattare al seno e’ un gesto naturale, che contribuisce a mantenere il legame straordinario e strettissimo tra mamma e bambino stabilito durante la gravidanza. Proprio prumovere l’allattamento al seno il ministero della Salute ha messo in campo la campagna di comunicazione ‘’Il latte della mamma non si scorda mai’’, presentata oggi presso la Sala Stampa di Palazzo Chigi, dal sottosegretario Eugenia Roccella. ‘’Allattare al seno - ha sottolineato Roccella - e’ un gesto naturale, che contribuisce a mantenere il legame straordinario e strettissimo tra mamma e bambino stabilito durante la gravidanza. E’ un comportamento spontaneo per entrambi, ma nella cultura contemporanea talvolta questa spontaneita’ tende a perdersi, ad essere oscurata da una malintesa modernita’, da messaggi commerciali insistenti, da un’organizzazione di tempi e spazi poco favorevole (anche sul luogo di lavoro), da una mancanza di sostegno alle mamme. Ricorrere al biberon puo’ apparire piu’ facile e comodo, ma in realta’ non e’ cosi’: allattare al seno vuol dire risparmiare tempo e denaro, non dover sempre trafficare con tettarelle e sterilizzatori, ed entrare in rapida sintonia con le richieste del bimbo’’. (ASCA)