La ricerca energetica in Europa si arricchisce di tre nuove infrastrutture: a riferirlo, di recente da Bruxelles nel corso della conferenza Eneri (Infrastruttura per la ricerca energetica) organizzata dalla presidenza Belga, i ministri della Ricerca dei Paesi dell'Unione europea e dei Paesi associati, oltre che la commissione Europea.
I nuovi centri di ricerca saranno focalizzati sull'energia eolica, solare e nucleare e richiederanno un investimento globale di circa 1,2 miliardi di euro. Si tratta di infrastrutture all'interno del Piano strategico europeo per le tecnologie energetiche, messo a punto da Bruxelles per facilitare la collaborazione e lo scambio di conoscenza tra i vari attori del mondo scientifico, ma anche per creare stretti legami tra ricerca, tecnologia, industria e utilizzazione commerciale.
Nel programma messo a punto quest'anno dall'Esfri (Forum strategico europeo sulle infrastrutture europee di ricerca) sono 50 le nuove strutture di ricerca, o di grandi trasformazioni di quelle esistenti, che bisognerà creare nei prossimi 10-15 anni per restare il punto di riferimento della ricerca. I costi previsti per la realizzazione sono di 20 miliardi di euro, mentre per la sola manutenzione ci vorranno circa 2 miliardi di euro all'anno.
Finanziamenti che arriveranno principalmente dagli Stati membri, ma che riceveranno il sostegno comunitario nel quadro dei programmi europei. L'ambizione di Bruxelles è la realizzazione del 60% di queste infrastrutture prioritarie entro il 2015. (ANSA)
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Eco-energia, via a progetti per 1,2 mld
Si punta su energia eolica, solare e nucleare