A Caltagirone, nel catanese, il museo 'Fornace Hoffman', realizzato nelle antiche cave d'argilla dove sino agli anni Settanta del secolo scorso si producevano laterizi di ogni tipo, ospiterà sino al 30 luglio prossimo la mostra dedicata all'attività di ricerca di due dei più importanti artisti della ceramica a livello internazionale. Si tratta di Alessio Tasca e Lee Babel.
L'esposizione è promossa dalla Commissione mostre dell'Istituto statale d'arte per la ceramica 'Luigi Sturzo' col patrocinio del Comune di Caltagirone e in collaborazione con i Musei civici. 'Qal'at al Ghiran', ovvero Rocca dei Vasi: la vocazione della città calatina alla ceramica è iscritta di fatto nel suo stesso attuale nome di origine araba e l'esposizione, in un certo senso, non poteva che tenersi qui.
Quella della ceramica di Caltagirone è infatti una storia millenaria grazie anche alla ricchezza di argilla nella zona, una tradizione ininterrotta da millenni con testimonianze archeologiche che ci riportano sino al VII millennio a.C.
All'inaugurazione della mostra dei due importanti artisti internazionali, avvenuta nei giorni scorsi, erano presenti, oltre ai due maestri della ceramica, anche il sindaco e altri amministratori di Nove, la cittadina in provincia di Vicenza in cui è nato Tasca, dove il calatino Andrea Parini, singolare ceramista e colto docente, insegnò per molti anni e avviò all'arte della ceramica un folto gruppo di artisti di talento fra i quali spicca proprio Tasca.
Tasca (1929) è presente dal 1951 alle Triennali di Milano e alle Biennali di Venezia. Sue mostre si sono tenute in Italia, Germania, Cina e Giappone.
Le sue opere esposte al Museo Fornace Hoffman sono il frutto di una lunga ricerca sia nell'uso del materiale ceramico, che nella particolare esecuzione: Tasca, infatti, sfrutta le proprietà della trafila, tipico mezzo di produzione industriale, intervenendo, dopo la fase di foggiatura, con la sua sensibilità e trasformando così un elemento seriale in una scultura ceramica unica.
Babel, nata a Heilbronn in Germania nel 1940, ha dal 1962 un atelier nella sua città natale, dove elabora i suoi celebri smalti e organizza mostra ed eventi. Predilige le forme geometriche realizzate in gres policromo di facile raffigurazione attraverso un ordine, misura delle cose, tale da stabilire un rapporto armonico ed essenziale con il contesto che accoglie le sue opere. Ha al suo attivo numerose esposizioni in Italia e all'estero.
''Rendiamo omaggio - afferma il dirigente dell'Istituto d'arte di Caltagirone, Rosario Branciforti - a due dei più rappresentativi esponenti della ceramica contemporanea. In particolare, ospitare Alessio Tasca, con una parte della sua prestigiosa collezione, costituisce per noi un motivo di particolare orgoglio non solo per la caratura dell'artista, ma anche per il rapporto, ricco di emozioni e ricordi, che unisce Caltagirone a Nove per via del legame didattico fra il 'nostro' Andrea Parini e lo stesso Tasca''.
''Si tratta - sottolinea il vicesindaco Alessandra Foti - di un appuntamento di grande rilievo artistico, che esalta le caratteristiche della 'location' (la Fornace Hoffman) e rappresenta un motivo di indubbio richiamo per gli appassionati ed esperti d'arte. Di rilievo anche il dialogo fra Caltagirone e Nove, due comunità che, nel segno della cultura e del significativo contributo di due propri illustri concittadini, avviano un percorso di collaborazione''.
L'esposizione è promossa dalla Commissione mostre dell'Istituto statale d'arte per la ceramica 'Luigi Sturzo' col patrocinio del Comune di Caltagirone e in collaborazione con i Musei civici. 'Qal'at al Ghiran', ovvero Rocca dei Vasi: la vocazione della città calatina alla ceramica è iscritta di fatto nel suo stesso attuale nome di origine araba e l'esposizione, in un certo senso, non poteva che tenersi qui.
Quella della ceramica di Caltagirone è infatti una storia millenaria grazie anche alla ricchezza di argilla nella zona, una tradizione ininterrotta da millenni con testimonianze archeologiche che ci riportano sino al VII millennio a.C.
All'inaugurazione della mostra dei due importanti artisti internazionali, avvenuta nei giorni scorsi, erano presenti, oltre ai due maestri della ceramica, anche il sindaco e altri amministratori di Nove, la cittadina in provincia di Vicenza in cui è nato Tasca, dove il calatino Andrea Parini, singolare ceramista e colto docente, insegnò per molti anni e avviò all'arte della ceramica un folto gruppo di artisti di talento fra i quali spicca proprio Tasca.
Tasca (1929) è presente dal 1951 alle Triennali di Milano e alle Biennali di Venezia. Sue mostre si sono tenute in Italia, Germania, Cina e Giappone.
Le sue opere esposte al Museo Fornace Hoffman sono il frutto di una lunga ricerca sia nell'uso del materiale ceramico, che nella particolare esecuzione: Tasca, infatti, sfrutta le proprietà della trafila, tipico mezzo di produzione industriale, intervenendo, dopo la fase di foggiatura, con la sua sensibilità e trasformando così un elemento seriale in una scultura ceramica unica.
Babel, nata a Heilbronn in Germania nel 1940, ha dal 1962 un atelier nella sua città natale, dove elabora i suoi celebri smalti e organizza mostra ed eventi. Predilige le forme geometriche realizzate in gres policromo di facile raffigurazione attraverso un ordine, misura delle cose, tale da stabilire un rapporto armonico ed essenziale con il contesto che accoglie le sue opere. Ha al suo attivo numerose esposizioni in Italia e all'estero.
''Rendiamo omaggio - afferma il dirigente dell'Istituto d'arte di Caltagirone, Rosario Branciforti - a due dei più rappresentativi esponenti della ceramica contemporanea. In particolare, ospitare Alessio Tasca, con una parte della sua prestigiosa collezione, costituisce per noi un motivo di particolare orgoglio non solo per la caratura dell'artista, ma anche per il rapporto, ricco di emozioni e ricordi, che unisce Caltagirone a Nove per via del legame didattico fra il 'nostro' Andrea Parini e lo stesso Tasca''.
''Si tratta - sottolinea il vicesindaco Alessandra Foti - di un appuntamento di grande rilievo artistico, che esalta le caratteristiche della 'location' (la Fornace Hoffman) e rappresenta un motivo di indubbio richiamo per gli appassionati ed esperti d'arte. Di rilievo anche il dialogo fra Caltagirone e Nove, due comunità che, nel segno della cultura e del significativo contributo di due propri illustri concittadini, avviano un percorso di collaborazione''.