Los Angeles - L'America scopre Rita Atria, la giovane eroina italiana che denunciò la mafia e si uccise 18 anni fa, il 26 luglio 1992, lanciandosi dal settimo piano di una casa romana, ad una settimana dalla strage di via D'Amelio. E lo fa grazie al film 'La siciliana ribelle' che esce il 4 agosto negli Usa (distribuito dalla prestigiosa Music Box Film, futura 'erede' della Miramax).
Il film d'esordio di Marco Amenta, dopo aver partecipato a più di 50 festival nel mondo e vinto numerosi premi, approda ora al celebre 'Film Forum', tempio del cinema indipendente newyorkese; e da lì proseguirà per Los Angeles, Chicago, San Diego, San Francisco, Washington, Philadelphia, Seattle e molte altre città. Negli Usa c'è attesa ed entusiasmo nei commenti dei giornalisti che hanno visto il film in anteprima: ''Appassionante, avvincente e mozzafiato!'' scrive il 'Washington City Paper', mentre il 'Ventura Breeze' di Los Angeles lo paragona addirittura al capolavoro di Coppola: ''Francis, prendi nota. Ogni singolo fotogramma è avvincente quanto 'Il Padrino'. Un film che fino alla fine che ti inchioda alla sedia''.
'The Sicilian Girl' - questo il titolo scelto dagli americani - arriva nelle sale Usa dopo essere stato distribuito con successo di critica e di pubblico in giro per il mondo dalla Francia alla Nuova Zelanda, dal Belgio alla Scandinavia fino all'Australia. Il film è liberamente ispirato alla storia di Rita Atria che appena diciassettenne, osa denunciare Cosa Nostra e vendicare l'assassinio del padre e del fratelllo, entrambi mafiosi. Dopo l'incontro con il giudice Borsellino, Rita diventa testimone di giustizia e inizia una vita di clandestinità. Una figura simbolo, una moderna Antigone, un'eroina che lotta per la giustizia fino allo stoico epilogo: Rita si toglierà la vita sette giorni dopo l'uccisione di Paolo Borsellino.
"Il volto dell'Italia all'estero è quello di Riina e Provenzano, di politici e imprenditori corrotti, ma non dobbiamo dimenticare che l'Italia è anche il paese dell'anti-mafia, di tanti eroi come Borsellino o Rita Atria. Il 26 Luglio di 18 anni fa - racconta Amenta - Rita Atria si toglieva la vita ed è doveroso non dimenticare lei e quanti, da eroi, hanno lottato una guerra che dura da oltre 50 anni, che ha fatto migliaia di morti e che ancora scuote dolorosamente l'Italia dalla Sicilia alla Calabria, da Scampia a Milano''.
''Per questo film - sottolinea Amenta - che vuole essere una riflessione sulla giustizia e sull'impegno civile, ho potuto contare sul finanziamento pubblico del ministero per i Beni Culturali e della Regione Siciliana senza i quali il film non sarebbe mai esistito'' dichiara il regista prossimo alla partenza per New York dove l'anteprima sarà patrocinata dalla Fondazione Italia-Usa.
Padrino di Amenta negli Usa sarà l'attore premio Oscar Peter Fonda: ''Dopo aver visto e apprezzato 'La siciliana ribelle' - aggiunge Amenta - Fonda ha deciso di sostenere il mio lavoro presentandomi agenti e produttori a Los Angeles per il mio prossimo progetto su Yunus, il banchiere dei poveri, premio Nobel per la Pace, in cui Peter Fonda avrà anche un ruolo''. Questo film sarà una coproduzione europea e la sceneggiatura, scritta con Sergio Donati ('C'era una volta il west') e Massimo Gaudioso ('Gomorra'), è già stata premiata al Tribeca Film Festival.
'La siciliana ribelle', presentato in anteprima al Festival di Roma, ha avuto la nomination come Miglior Opera Prima ai David di Donatello e ai Nastri D'Argento nel 2009. Ha vinto il Biglietto D'Oro come film Italiano più visto nelle scuole. (Adnkronos/Ign)