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Pompei, Villari: ''Priorità è la messa in sicurezza, da Ue buone notizie per i fondi''

NAPOLI - Nuovo sopralluogo questa mattina da parte del sottosegretario ai Beni culturali Riccardo Villari a Pompei, sul luogo in cui ieri si è verificato il crollo di una parte del muro romano che cinge l'area nord degli Scavi, nei pressi di Porta Nola. Con lui la soprintendente delle aree archeologiche di Napoli e Pompei, Teresa Elena Cinquantaquattro.

"Speriamo si possa intervenire rapidamente per effettuare il dissequestro dell'area", spiega all'Adnkronos Villari, che ieri si è detto amareggiato per essere stato avvertito in ritardo del crollo: "La priorità ora è limitare il danno e ultimare la messa in sicurezza, poi nelle sedi giuste questo argomento andrà chiarito. Non avrebbe certo impedito il crollo - ribadisce - ma è una procedura insoddisfacente".

Una buona notizia è giunta dal Commissario europeo alle Politiche regionali, Johannes Hahn: "Oggi - spiega Villari - ha dichiarato che alla luce della documentazione che abbiamo inviato martedì scorso e che già ci avevano riferito avesse giudicato completa, non ci sono motivi per non dare il via libera ai 105 milioni di euro destinati a Pompei".

Hahn visiterà l'area archeologica di Pompei mercoledì prossimo, ma ha già ricevuto ieri l'informativa su quanto accaduto all'Opus Incertum: "Mi sono preoccupato di fargliela avere il prima possibile, sollecitando ancora di più la sua venuta, sempre fiduciosi che il lavoro svolto possa portare al disco verde per i fondi", aggiunge il sottosegretario. Il problema, prosegue Villari, "rimarrà come spendere questi soldi: noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo, abbiamo messo in campo risorse aggiuntive e un rinforzo del personale. Ora tocca agli organismi amministrativi e a chi ha autonomia gestionale e finanziaria come la Soprintendenza".

Una cosa per il soprintendente ai Beni culturali è certa: "Dovremo spendere rapidamente, e bene, fino all'ultimo euro, facendo tutto alla luce del sole perché sappiamo benissimo cosa c'è e cosa gira intorno a Pompei. Dove ci sono soldi, e quindi anche qui perché considero la Soprintendenza di Napoli e Pompei una Soprintendenza ricca, c'è la camorra che tenta di infiltrarsi. Questo ci obbliga a vigilare, cosa che facciamo con puntualità e che io personalmente continuerò a fare con lo stesso impegno lavorando senza sconti".

E aggiunge: "Dopo il crollo della Schola Armaturarum si è preferito intervenire in particolare sulle opere principali con restauri e puntellamenti sicuramente importanti, ma il piano di messa in sicurezza definitivo è ancora in redazione. Per fare un progetto del genere non ci vogliono 10 mesi, la verità è che c'è un'emergenza e ci sono gli strumenti amministrativi e le risorse per fronteggiarla", conclude. (Adnkronos)