E' il tour dell'anno: travolgente, originale per ritmo e scaletta, ma soprattutto entusiasmante a giudicare dai numeri dei biglietti venduti, quasi sold out la data del 16 settembre. Per questo, gli organizzatori del tour di Jovanotti hanno deciso di replicare il concerto all'Arena di Verona con un altro live il giorno successivo, il 17 settembre.
Dopo il successo a Piazzola sul Brenta (Pordenone), all'Hydrogen Live Love Festival, e a due anni dalla doppia esibizione di 'Safari', Lorenzo torna all'Arena di Verona. Due concerti che si annunciano come sempre come il coronamento di un intero tour e per il quale Lorenzo preparerà qualcosa di speciale.
Il nuovo live di Lorenzo è uno spettacolo nello spettacolo, una produzione audio video cui ha lavorato un team di musicisti, videoartisti e ingegneri di scena per tradurre dal vivo l'energia di 'Ora', il nuovo disco, che dal giorno della sua pubblicazione è stabile nella parte alta della classifica. Un palco enorme e asimmetrico per ribaltare tutti gli stereotipi del concerto pop fino a proporre un nuovo linguaggio per un tipo di comunicazione più avanzata: 'Ora Tour' è infatti curato in ogni suo dettaglio per poi poter lasciare spazio a due ore e mezza di libertà.
La band, composta da Saturnino, Riccardo Onori, Frank Santarnecchi, Christian Rigano, Leo di Angilla e Gareth Brown segue Lorenzo in un concerto musicalmente tanto semplice quanto efficace, che spazia tra i grandi pezzi del passato e i lavori più recenti.
"E' questo - ha detto Jovanotti - lo spettacolo che sognavo da bambino. Abbiamo lavorato tanto allestendo un laboratorio dove far scorrere le idee, per quello che volevo fosse uno spettacolo che mi permettesse di dare il massimo e di entrare in contatto con ognuno di quelli che verranno a sentirci. E' uno spettacolo nel quale si pensa poco ma si gode parecchio, ci si emoziona, si balla come in un rave mentre davanti agli occhi scorre qualcosa che ha a che fare con quello che c'è dentro di noi di più bello e vivo".
Il cantante appare in effetti entusiasta come un bambino: "Non ho mai avuto così tanta gente a lavorare a un concerto con me - ha raccontato - così tante luci, così tanto spazio, così tanta tecnologia, così tanti watt: il minimo che possa fare è restituire questa energia a chi ci verrà a sentire. Sono molto soddisfatto di quello che siamo riusciti a mettere insieme, è il mio modo di ringraziare tutti per l'affetto che circonda la mia musica più recente". (Adnkronos)