''In trenta mesi piazza San Pietro tornerà a essere quella concepita, voluta ed edificata nella seconda metà del Seicento''. E' l'Osservatore romano a sottolineare che ''si è già cominciato con il colonnato berniniano e tra breve saranno restituiti a Roma e al mondo colori e integrità originali dell'immenso monumento in travertino: uno dei massimi simboli del barocco, insigne non solo sul piano urbanistico e architettonico - quale spazio dedicato alle cerimonie religiose pubbliche - ma anche in quanto realizzazione artistica dal forte contenuto allegorico, sottintendendo l'abbraccio ecumenico della Chiesa universale a tutte le genti''.
''L'immenso cantiere prevede il restauro di tutti gli elementi architettonici e decorativi della piazza e riguarda 284 colonne, 92 pilastri, 140 statue, 6 stemmi papali di sommità, 1200 metri di balaustre e altrettanti cornicioni di coronamento nonché 3400 metri quadrati di cassettonati costituenti gli intradossi di copertura degli emicicli. Vi sono poi le due celebri fontane gemelle - la Clementina e la Gregoriana - e naturalmente l'obelisco egizio in granito alto 42 metri, fatto erigere nel 1586 da Sisto V al centro della piazza. Ma perfino i lampioni ottocenteschi intorno all'obelisco - rileva il quotidiano della Santa Sede - saranno restaurati con la collaborazione dell'Acea, come ci ha riferito Pier Carlo Cuscianna, direttore dei Servizi tecnici del Governatorato''.
E' già incominciata la rimozione di una parte dei ponteggi utilizzati per il restauro del colonnato ''e in tempi brevi sarà disvelato un primo tratto dell'emiciclo di sinistra. Frattanto si stanno innalzando nuovi ponteggi per i restauri dei settori immediatamente adiacenti costituiti, com'è noto, da quattro ordini composti ciascuno di quattro colonne contigue sovrastate da altrettante statue di sommità. Si procederà poi - si legge sul quotidiano vaticano - al completamento dell'emiciclo di sinistra fino al punto di cerniera costituito dal Braccio di Carlo Magno''. (Adnkronos)