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L' “Autoritratto” di Vincent Van Gogh in realtà è il ritratto di suo fratello Theo

Il celeberrimo “Autoritratto” di Vincent Van Gogh (1853-1890) sarebbe in realtà l'unico ritratto di suo fratello Theo (1857-1891). E' quanto sostengono gli esperti del Museo Van Gogh di Amsterdam, che custodisce la più grande collezione di dipinti e lettere dell'artista olandese, a conclusione di uno studio di 600 pagine, pubblicato dalla stessa istituzione.

Secondo un'opinione corrente, Vincent Van Gogh non avrebbe mai dipinto Theo. Ma Louis van Tilborgh, uno dei principali specialisti del Museo insieme ad altri tre colleghi, ribalta questa opinione: il famoso quadro dipinto nel 1887, che raffigura un giovane uomo con un cappello di paglia e un elegante abito blu, sarebbe in realtà il ritratto dell'amato fratello minore, da cui il pittore dipendeva. ''Questa conclusione è basata sulle evidenti differenze tra i tratti dei volti dei due fratelli'', sottolinea un comunicato del Museo: la forma e il colore della barba, gli occhi, la forma del volto.

Il taglio nitido della barba e la forma arrotondata della curva delle orecchie sono tratti che Vincent ''non possedeva'', ha spiegato Louis van Tilborgh; anche la forma e il colore della barba di Theo ''più ocra che rosso sono un'altra indicazione'', così come ''il colore degli occhi e gli abiti indossati''. E poi: ''Il ritratto corrisponde alle foto di Theo che possediamo''.

Theo Van Gogh morì sei mesi dopo il suicidio del fratello avvenuto il 29 luglio 1890 nella campagna di Auvers-sur-Oise. Theo fu ricoverato in una clinica parigina per malattie mentali. Dopo un apparente miglioramento, si trasferì a Utrecht, dove si spense il 25 gennaio 1891. Nel 1914 le sue spoglie, per volontà della vedova, furono trasferite ad Auvers e tumulate accanto a quelle di Vincent. (Adnkronos)