"E' stato un festival che ha unito l'Italia ogni sera c'era qualche elemento di unione voglio dedicare questa vittoria al popolo italiano e alle donne".
Roberto Vecchioni commenta così la sua vittoria al festival di Sanremo. Un risultato importante che, insieme all'affermazione di Raphael Gualazzi nei Giovani, consegna questa edizione nel segno della qualità. E' confortante che un esponente storico della canzone d'autore si sia imposto con una bella canzone con un testo importante, davanti a due campioni del pop giovane come i Modà con Emma e a uno storico specialista del festival come Al Bano. Le correzioni apportate al meccanismo di votazione hanno funzionato, interrompendo il dominio del talent.
La serata finale, naturalmente a parte la gara, è stata dominata da Luca e Paolo, davvero i protagonisti del festival. Non hanno sbagliato un colpo: hanno messo in scena una piccola commedia nella commedia, che ha coinvolto perfino i tecnici della Rai e, attraverso gli sfottò a Morandi, ha creato un controcanto alla 'cerimonia' della gara. Sono stati graffianti con la sinistra, affettuosi ed emozionati sull'asse Genova-Napoli con Massimo Ranieri, hanno accelerato il ritmo con battute estemporanee (da antologia: "é possibile che in questo paese non si possa dire una cosa senza dover essere bipartisan? io penso ai cazzi miei"), bravi nel rendere omaggio a Cochi e Renato.
Anche nell'ultima sera hanno confermato di essere una grande risorsa per la tv italiana. Gianni Morandi è sembrato a suo agio in mezzo alla gara, si è fatto bombardare da Luca e Paolo, è stato affettuoso con i suoi colleghi, ha finalmente cantato in un emozionante duetto con Massimo Ranieri scambiandosi successi e aneddoti di un'amicizia che dura dal 1966, ha giustamente gioito della vittoria del suo amico Roberto Vecchioni.
Belen, che ha cantato con il papà Gustavo, ed Elisabetta Canalis, anche in veste di sexy ballerina, sono rimaste un po' in un ruolo di contorno in una maratona che ha avuto ampi spazi di promozione delle nuove produzioni di Raiuno. Ma è difficile evitare di ricordare che i risultati di questa edizione, i due vincitori hanno vinto anche il premio della Critica: Vecchioni e Gualazzi che vincono con il triplete (mettendo insieme anche Critica e Radio) è una svolta nella storia del festival.