Il cantante presenta il suo ultimo album: non faccio il profeta, ma ciò che mi piace
Roma - ''Non voglio fare il profeta, ce ne sono gia' tanti, e non riesco piu' a scrivere con la stessa intensita' di prima perche' sono cambiati i tempi, le canzoni non hanno piu' un ruolo sociale. Allora rinnovo il mio repertorio e mi lascio andare. Faccio quello che mi pare e mi diverto'': evviva la sincerita', quella di Pino Daniele, che ha presentato il 23 novembre il suo nuovo disco Boogie Boogie Man. Prodotto dallo stesso artista napoletano e pubblicato dalla Sony Music, è uscito nei negozi tradizionali e digitali: contiene 12 brani, alcuni inediti, altri che hanno segnato la sua vita artistica impreziositi da duetti con Mina (Napule e'), Franco Battiato (Chi tene o' mare), Mario Biondi (Je so' pazzo) e J-Ax (Siente fa' accussi', versione riarrangiata di Yes I know my way). ''Mi sono ispirato alla musica di inizio anni '70: ho cercato di mantenere quel tipo di atmosfera con un suono piu' moderno, ma la testa sta sempre li''', dice l'artista napoletano. Al disco collaborano musicisti come Mel Collins, Omar Hakim, Matthew Garrison, Rachel Z e Gianluca Podio (lo accompagneranno anche nei concerti a partire dal 2 marzo) e ci sono i duetti che - spiega Pino Daniele - non sono guidati da ''interessi di mercato, ma sono l'incontro di voci diverse che creano una nuova sonorita'''. Considera ''Battiato un maestro musicale e di vita'' e ''J-Ax un grande poeta, forse mi faro' scrivere qualcosa da lui. La sua, come quella di Fabri Fibra, e' una musica metropolitana, forse l'unico modo di comunicare in un periodo in cui le canzoni hanno perso la loro funzione sociale''. ''Prima - osserva il bluesman napoletano - le canzoni muovevano delle idee, potevano cambiare le cose. Negli ultimi dieci anni sembra che la cultura dia fastidio, invece e' necessaria per affrontare periodi come questo e tenere vive le idee e le proprie radici. Alla fine saranno gli artisti a salvare la situazione, sono piu' seri delle istituzioni''. Una considerazione che arriva proprio nel giorno in cui il mondo dello spettacolo protesta contro i tagli del governo. ''La colpa non e' di nessuno - dice Pino Daniele -: dipende da quello che stiamo vivendo politicamente, c'e' un tale caos istituzionale. Non penso piu' che 'questa Lega e' una vergogna' (come scrisse nel pezzo O'Scarrafone, ndr). E' una vergogna tutto''. ''La musica non e' in crisi - aggiunge - e' solo vissuta in un altro modo. Sono in crisi i supporti: scaricare digitalmente ci ha danneggiato, anche se non possiamo sottrarci a Internet, e la musica in tv non la vogliono. I reality come X Factor? Va bene, ma non si inventa piu' nulla, e' un format che c'e' anche in altri paesi'''. Pino Daniele spiega poi che era stato invitato, stasera, al programma Vieni via con me, ma che non ha potuto partecipare per gli impegni promozionali del disco (compreso un live show nell'auditorium di Rds alle 20:30). ''Di Roberto Saviano mi piace il fatto che faccia lezioni di vita civile, che educhi le nuove generazioni perche' e' cosi' che si estirpa questo cancro, con l'educazione e l'informazione'', dice l'artista napoletano che pero' sullo scrittore aggiunge: ''Hanno fatto fuori Falcone e Borsellino perche' erano vicini alla verita'. Se lui fosse stato pericoloso non lo facevano fuori?. Io non mi permetto di giudicare - conclude -, ma sono nato in mezzo alla camorra e dico che se avessero voluto farlo fuori lo avrebbero gia' fatto. Evidentemente non e' pericoloso''. (ANSA)
Roma - ''Non voglio fare il profeta, ce ne sono gia' tanti, e non riesco piu' a scrivere con la stessa intensita' di prima perche' sono cambiati i tempi, le canzoni non hanno piu' un ruolo sociale. Allora rinnovo il mio repertorio e mi lascio andare. Faccio quello che mi pare e mi diverto'': evviva la sincerita', quella di Pino Daniele, che ha presentato il 23 novembre il suo nuovo disco Boogie Boogie Man. Prodotto dallo stesso artista napoletano e pubblicato dalla Sony Music, è uscito nei negozi tradizionali e digitali: contiene 12 brani, alcuni inediti, altri che hanno segnato la sua vita artistica impreziositi da duetti con Mina (Napule e'), Franco Battiato (Chi tene o' mare), Mario Biondi (Je so' pazzo) e J-Ax (Siente fa' accussi', versione riarrangiata di Yes I know my way). ''Mi sono ispirato alla musica di inizio anni '70: ho cercato di mantenere quel tipo di atmosfera con un suono piu' moderno, ma la testa sta sempre li''', dice l'artista napoletano. Al disco collaborano musicisti come Mel Collins, Omar Hakim, Matthew Garrison, Rachel Z e Gianluca Podio (lo accompagneranno anche nei concerti a partire dal 2 marzo) e ci sono i duetti che - spiega Pino Daniele - non sono guidati da ''interessi di mercato, ma sono l'incontro di voci diverse che creano una nuova sonorita'''. Considera ''Battiato un maestro musicale e di vita'' e ''J-Ax un grande poeta, forse mi faro' scrivere qualcosa da lui. La sua, come quella di Fabri Fibra, e' una musica metropolitana, forse l'unico modo di comunicare in un periodo in cui le canzoni hanno perso la loro funzione sociale''. ''Prima - osserva il bluesman napoletano - le canzoni muovevano delle idee, potevano cambiare le cose. Negli ultimi dieci anni sembra che la cultura dia fastidio, invece e' necessaria per affrontare periodi come questo e tenere vive le idee e le proprie radici. Alla fine saranno gli artisti a salvare la situazione, sono piu' seri delle istituzioni''. Una considerazione che arriva proprio nel giorno in cui il mondo dello spettacolo protesta contro i tagli del governo. ''La colpa non e' di nessuno - dice Pino Daniele -: dipende da quello che stiamo vivendo politicamente, c'e' un tale caos istituzionale. Non penso piu' che 'questa Lega e' una vergogna' (come scrisse nel pezzo O'Scarrafone, ndr). E' una vergogna tutto''. ''La musica non e' in crisi - aggiunge - e' solo vissuta in un altro modo. Sono in crisi i supporti: scaricare digitalmente ci ha danneggiato, anche se non possiamo sottrarci a Internet, e la musica in tv non la vogliono. I reality come X Factor? Va bene, ma non si inventa piu' nulla, e' un format che c'e' anche in altri paesi'''. Pino Daniele spiega poi che era stato invitato, stasera, al programma Vieni via con me, ma che non ha potuto partecipare per gli impegni promozionali del disco (compreso un live show nell'auditorium di Rds alle 20:30). ''Di Roberto Saviano mi piace il fatto che faccia lezioni di vita civile, che educhi le nuove generazioni perche' e' cosi' che si estirpa questo cancro, con l'educazione e l'informazione'', dice l'artista napoletano che pero' sullo scrittore aggiunge: ''Hanno fatto fuori Falcone e Borsellino perche' erano vicini alla verita'. Se lui fosse stato pericoloso non lo facevano fuori?. Io non mi permetto di giudicare - conclude -, ma sono nato in mezzo alla camorra e dico che se avessero voluto farlo fuori lo avrebbero gia' fatto. Evidentemente non e' pericoloso''. (ANSA)