Siracusa - Ad Archimede non importa se piove o è nuvoloso, se il sole picchia forte o fa le bizze e scompare per giorni. A qualunque ora del giorno e della notte, infatti, 'lui' lavora a pieno ritmo, producendo energia. Da oggi è in funzione a Priolo Gargallo, nel siracusano, a due passi dal mare, una nuova centrale solare in grado di raccogliere e conservare per molte ore l'energia termica del sole, utilizzandola per generare elettricità anche di notte.
Ribattezzata con il nome dallo scienziato che nella guerra punica incendiava le navi romane con gli specchi 'ustori', 'Archimede' è la prima centrale solare al mondo a usare i sali fusi come fluido termovettore. Ma - ha detto, senza nascondere una punta di orgoglio, l'amministratore delegato e direttore generale dell'Enel Fulvio Conti - è anche "la punta di diamante di un processo e un progresso continuo che noi intendiamo portare avanti nel campo delle rinnovabili".
La centrale, per Conti, è "l'unico impianto solare termodinamico in grado di utilizzare sali al posto di olio con assoluto impatto zero sulle emissioni e sul territorio. Inoltre è in grado di produrre energia anche di notte con i raggi del sole. Quindi si realizza un principio, quasi elementare, di usare le forme di energia primaria come il sole". L'ad di Enel Fulvio Conti, parlando ancora della centrale 'Archimede' ha ribadito che ha "un valore simbolico, innanzitutto perché si usano gli specchi 'ustori' di Archimede come principio base. Mi sembrava giusto essere nel posto del grande inventore siciliano che secoli fa usò questo principio".
Conti ha sottolineato come "la Sicilia, per noi dell'Enel, è il posto dove abbiamo una serie di iniziative nel campo della tecnologia solare. 'Archimede' è un esempio tra i più avanzati nel mondo". Certo, ha ammesso, la tecnologia utilizzata da 'Archimede' ha comportato costi "particolarmente elevati" per la realizzazione dell'impianto, 60 milioni di euro. Ma - ha spiegato Conti - " siamo convinti che sia in grado di generare un meccanismo industriale di riduzione di costi che su larga scala ci consentirà di utilizzare queste tecnologie in tante parti del mondo, dove c'è abbondanza di sole e terreni, come l'Europa del Sud e il Medio Oriente".
Alla domanda dei giornalisti sui futuri investimenti dell'Enel nelle rinnovabili, Conti ha spiegato che "fanno parte della nostra soluzione complessiva che passa al mantenimento di tutte le tecnologie di produzione con un più ampio mix di produzione di energia di cui abbiamo bisogno". "Per questo motivo - ha aggiunto- spingiamo moltissimo il processo di efficienza energetica con reti intelligenti e contatori digitali".
Inoltre, sulle prospettive del nucleare, l'ad di Enel ha detto che "servono a stabilizzare le nostre capacità produttive portando il nostro Paese al livello di altri Paesi a noi vicini, come la Francia, la Germania o la Svizzera da cui importiamo energia nucleare. Con tutte queste cose riusciremo a fare un mix e le rinnovabili fanno parte di questo processo". Conti ha quindi ricordato come Enel abbia investito un miliardo di euro su innovazione e tecnologie d'avanguardia.
Una di queste è, appunto, 'Archimede'. L'impianto si sviluppa su un campo costituito da circa 30.000 metri quadri di specchi che concentrano la luce del sole su 5.400 metri di tubazioni percorse dal fluido. Rispetto alle centrali 'normali', ad Archimede si viene immersi in una dimensione quasi 'lunare'. Niente macchinari in funzionamento, ma solo specchi, niente frastuono di motori ma un leggero un rumore in sottofondo. Eppure, la centrale solare termodinamica ha una capacità di circa 5 Mw di energia elettrica con un risparmio all'anno di 2.100 tonnellate equivalenti di petrolio, e una riduzione di emissioni di anidride carbonica per circa 3.250 tonnellate.
La speciale tecnologia utilizzata nell'impianto di Priolo è stata sviluppata dall'Enea. I collettori solari, insieme con un generatore di vapore e due serbatoi per l'accumulo termico, uno freddo e uno caldo, formano la parte solare dell'impianto. In presenza del sole il fluido termico prelevato dal serbatoio freddo viene fatto circolare attraverso la rete dei collettori parabolici e viene riscaldato ad una temperatura di 550 gradi e immesso nel serbatoio caldo.
Il 'passaggio' genera energia termica che viene prelevata per produrre vapore ad alta pressione, inviato alla vicina centrale Enel a ciclo combinato, dove contribuisce alla generazione elettrica. In questo modo la centrale può produrre energia elettrica in ogni momento della giornata e in qualsiasi condizione meteorologica fino all'esaurimento dell'energia immagazzinata.
All'inaugurazione era presente anche il ministro all'Ambiente Stefania Prestigiacomo che ha parlato di "una giornata di grande orgoglio perché si realizza in Sicilia, e nella mia provincia, nel siracusano, un innovativo impianto di energia rinnovabile". La centrale - ha aggiunto - "è stata realizzata in un paese dove c'era il più grande petrolchimico d'Italia che ha lasciato molti danni ambientali e ferite da rimarginare. E' un passo avanti straordinario in un luogo simbolico".
'Archimede', ha aggiunto la Prestigiacomo, "è una ulteriore testimonianza di come stiamo facendo grandi passi avanti -ha aggiunto la Prestigiacomo- e di quanto il governo, anche con le correzioni portate alla Finanziaria, intenda sostenere con convinzione un settore in forte crescita in tutto il mondo. E l'Italia non puo' perdere la corsa verso le fonti rinnovabili". Inevitabili le domande sul nucleare, definito dalla Prestigiacomo "non alternativo alle fonti rinnovabili". "Le fonti rinnovabili e il nucleare - ha aggiunto - costituiscono quel 50% di mix energetico non dipendente dalle fonti tradizionali che rappresentano il futuro. Tutti i Paesi si stanno orientando in questo mix energetico".
E prima di lasciare l'impianto solare l'ad Fulvio Conti ha dato un annuncio importante: "Fino al 2014 l'Enel investirà 1,8 miliardi di euro in Sicilia". In particolare, Conti ha fatto riferimento a investimenti in "tutte le fonti energetiche e distribuzione", come i rigassificatori. "Alla Sicilia - ha concluso - offriamo il nostro impegno continuo". (Adnkronos)
Ribattezzata con il nome dallo scienziato che nella guerra punica incendiava le navi romane con gli specchi 'ustori', 'Archimede' è la prima centrale solare al mondo a usare i sali fusi come fluido termovettore. Ma - ha detto, senza nascondere una punta di orgoglio, l'amministratore delegato e direttore generale dell'Enel Fulvio Conti - è anche "la punta di diamante di un processo e un progresso continuo che noi intendiamo portare avanti nel campo delle rinnovabili".
La centrale, per Conti, è "l'unico impianto solare termodinamico in grado di utilizzare sali al posto di olio con assoluto impatto zero sulle emissioni e sul territorio. Inoltre è in grado di produrre energia anche di notte con i raggi del sole. Quindi si realizza un principio, quasi elementare, di usare le forme di energia primaria come il sole". L'ad di Enel Fulvio Conti, parlando ancora della centrale 'Archimede' ha ribadito che ha "un valore simbolico, innanzitutto perché si usano gli specchi 'ustori' di Archimede come principio base. Mi sembrava giusto essere nel posto del grande inventore siciliano che secoli fa usò questo principio".
Conti ha sottolineato come "la Sicilia, per noi dell'Enel, è il posto dove abbiamo una serie di iniziative nel campo della tecnologia solare. 'Archimede' è un esempio tra i più avanzati nel mondo". Certo, ha ammesso, la tecnologia utilizzata da 'Archimede' ha comportato costi "particolarmente elevati" per la realizzazione dell'impianto, 60 milioni di euro. Ma - ha spiegato Conti - " siamo convinti che sia in grado di generare un meccanismo industriale di riduzione di costi che su larga scala ci consentirà di utilizzare queste tecnologie in tante parti del mondo, dove c'è abbondanza di sole e terreni, come l'Europa del Sud e il Medio Oriente".
Alla domanda dei giornalisti sui futuri investimenti dell'Enel nelle rinnovabili, Conti ha spiegato che "fanno parte della nostra soluzione complessiva che passa al mantenimento di tutte le tecnologie di produzione con un più ampio mix di produzione di energia di cui abbiamo bisogno". "Per questo motivo - ha aggiunto- spingiamo moltissimo il processo di efficienza energetica con reti intelligenti e contatori digitali".
Inoltre, sulle prospettive del nucleare, l'ad di Enel ha detto che "servono a stabilizzare le nostre capacità produttive portando il nostro Paese al livello di altri Paesi a noi vicini, come la Francia, la Germania o la Svizzera da cui importiamo energia nucleare. Con tutte queste cose riusciremo a fare un mix e le rinnovabili fanno parte di questo processo". Conti ha quindi ricordato come Enel abbia investito un miliardo di euro su innovazione e tecnologie d'avanguardia.
Una di queste è, appunto, 'Archimede'. L'impianto si sviluppa su un campo costituito da circa 30.000 metri quadri di specchi che concentrano la luce del sole su 5.400 metri di tubazioni percorse dal fluido. Rispetto alle centrali 'normali', ad Archimede si viene immersi in una dimensione quasi 'lunare'. Niente macchinari in funzionamento, ma solo specchi, niente frastuono di motori ma un leggero un rumore in sottofondo. Eppure, la centrale solare termodinamica ha una capacità di circa 5 Mw di energia elettrica con un risparmio all'anno di 2.100 tonnellate equivalenti di petrolio, e una riduzione di emissioni di anidride carbonica per circa 3.250 tonnellate.
La speciale tecnologia utilizzata nell'impianto di Priolo è stata sviluppata dall'Enea. I collettori solari, insieme con un generatore di vapore e due serbatoi per l'accumulo termico, uno freddo e uno caldo, formano la parte solare dell'impianto. In presenza del sole il fluido termico prelevato dal serbatoio freddo viene fatto circolare attraverso la rete dei collettori parabolici e viene riscaldato ad una temperatura di 550 gradi e immesso nel serbatoio caldo.
Il 'passaggio' genera energia termica che viene prelevata per produrre vapore ad alta pressione, inviato alla vicina centrale Enel a ciclo combinato, dove contribuisce alla generazione elettrica. In questo modo la centrale può produrre energia elettrica in ogni momento della giornata e in qualsiasi condizione meteorologica fino all'esaurimento dell'energia immagazzinata.
All'inaugurazione era presente anche il ministro all'Ambiente Stefania Prestigiacomo che ha parlato di "una giornata di grande orgoglio perché si realizza in Sicilia, e nella mia provincia, nel siracusano, un innovativo impianto di energia rinnovabile". La centrale - ha aggiunto - "è stata realizzata in un paese dove c'era il più grande petrolchimico d'Italia che ha lasciato molti danni ambientali e ferite da rimarginare. E' un passo avanti straordinario in un luogo simbolico".
'Archimede', ha aggiunto la Prestigiacomo, "è una ulteriore testimonianza di come stiamo facendo grandi passi avanti -ha aggiunto la Prestigiacomo- e di quanto il governo, anche con le correzioni portate alla Finanziaria, intenda sostenere con convinzione un settore in forte crescita in tutto il mondo. E l'Italia non puo' perdere la corsa verso le fonti rinnovabili". Inevitabili le domande sul nucleare, definito dalla Prestigiacomo "non alternativo alle fonti rinnovabili". "Le fonti rinnovabili e il nucleare - ha aggiunto - costituiscono quel 50% di mix energetico non dipendente dalle fonti tradizionali che rappresentano il futuro. Tutti i Paesi si stanno orientando in questo mix energetico".
E prima di lasciare l'impianto solare l'ad Fulvio Conti ha dato un annuncio importante: "Fino al 2014 l'Enel investirà 1,8 miliardi di euro in Sicilia". In particolare, Conti ha fatto riferimento a investimenti in "tutte le fonti energetiche e distribuzione", come i rigassificatori. "Alla Sicilia - ha concluso - offriamo il nostro impegno continuo". (Adnkronos)