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Al via a Palazzo Venezia “Caravaggio. La bottega del genio”

''Una mostra anomala perché non espone opere d'arte ma percorsi creativi''. Così Rossella Vodret, soprintendente del Polo museale romano, ha presentato la mostra 'Caravaggio. La bottega del genio', una singolare esposizione che chiude le celebrazioni per i 400 anni dalla morte del grande pittore lombardo, allestita nelle cosiddette 'Sale Quattrocentesche' di Palazzo Venezia. La mostra è organizzata dalla società Munus e ha come sponsor principale la Banca Etruria.

''Una rassegna - spiega il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro - che vuole investigare scientificamente il modo di dipingere di Caravaggio e che, grazie al particolare allestimento, susciterà l'interesse dei giovani e dei giovanissimi''. E i dati parlano chiaro: il pittore lombardo ha sempre un ''grande successo culturale e di pubblico. La mostra delle Scuderie del Quirinale - afferma il direttore generale per la valorizzazione del Mibac, Mario Resca - ha registrato 700mila visitatori, facendo avvicinare moltissime persone all'arte per la prima volta. Il 'Narciso' che abbiamo mandato in Montenegro ha dato vita a un evento epocale. Caravaggio è un'icona, una star culturale italiana. Ci arrivano richieste anche dal Brasile, ma mettere in viaggio le nostre opere d'arte è sempre un rischio''.

La mostra di Palazzo Venezia, ideata dalla Vodret e curata da Claudio Falcucci, resterà aperta fino al 29 maggio del 2011, e vuole ricostruire la bottega di Caravaggio per cercare di indagare quello che ancora oggi è un mistero: la tecnica che il genio lombardo utilizzava per realizzare i suoi capolavori.

''Abbiamo voluto mettere in campo tutte le ipotesi di lavoro di Caravaggio - spiega il curatore Falcucci - con supporti conoscitivi da una parte e tecnologici dall'altra. Siamo partiti dall'inventario dei beni del pittore fatto nel 1605 nel quale erano presenti strumenti ottici come specchi e lenti di cui probabilmente si serviva''.

L'allestimento mette in opera quattro ipotesi di studio del pittore, utilizzando come modelli delle sculture in vetroresina per altrettanti capolavori: la 'Canestra di frutta', il 'San Girolamo scrivente', il 'Bacchino malato' e la 'Medusa'. I modelli sono stati realizzati dalla Plastikart Studio di Istvan Zimmermann.

Accanto all'esposizione ci sarà un ciclo di conferenze sui temi della mostra, tenute dai curatori, che si svolgeranno tra gennaio e febbraio a Palazzo Venezia con cadenza settimanale. Gli appuntamenti, ideati dalla stessa Vodret, saranno curati da Marco Cardinali e Maria Beatrice De Ruggieri. (Adnkronos)