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Feste sotto il Cupolone

Curiosità e luoghi dove è trascorso il Natale a Roma
di Ida Bini

Anche in tempo di crisi il Natale a Roma fa sognare: ovunque, dai luoghi sacri della Cristianità ai templi del commercio, dal centro storico alla periferia, si respira un’aria di festa, di spiritualità e di una profonda necessità di spensieratezza. E se il freddo pungente di queste settimane si fa sentire anche sui sette colli, sono tanti i luoghi dove è possibile riscaldarsi: nelle gallerie d’arte e nei tanti musei con aperture straordinarie, anche serali, e nelle accoglienti trattorie che invitano a gustare le prelibatezze locali quasi a ogni ora. Cittadini e visitatori provenienti da ogni parte del globo ritrovano un po’ ovunque i segni del Natale: i led bianchi della centralissima via del Corso, che unisce piazza del Popolo a piazza Venezia, e gli eleganti addobbi di via Condotti; i grandi abeti del Colosseo, del Pincio, di Trinità dei Monti e del Campidoglio; i festoni e le ghirlande illuminate sugli eleganti palazzi del centro; e la casetta di Babbo Natale di piazza San Silvestro, con il padrone di casa pronto a farsi fotografare insieme ai bambini. E, ancora, il presepe davanti a San Pietro, ai piedi dell’obelisco, che riproduce il paesaggio dei Sassi di Matera e che è stata inaugurato la sera del 24 dicembre, e l’albero di Natale, offerto ogni anno da una città o da un Paese diverso, che quest’anno è stato donato al Papa dalla comunità molisana di Pescopennataro, in provincia di Isernia. Tantissime sono le chiese e le basiliche aperte per le Messe speciali, i concerti di Natale e le semplici visite, così come numerosi sono i presepi allestiti nelle piazze, nei palazzi storici e nei musei. Vetrine illuminate e bancarelle storiche invitano allo shopping natalizio e i caffè alla moda creano la giusta atmosfera dove scambiarsi le strenne (da Strinia, dea romana della prosperità) mentre venditori ambulanti invadono le piazze e le strade più affollate di passanti. Immancabili sono gli zampognari che intonano canti di Natale anche se fuori tempo massimo: secondo un’antica tradizione, infatti, il 25 novembre a Roma pastori abruzzesi e molisani suonavano le zampogne sotto le edicole votive dedicate alla Vergine per raccogliere soldi e cibo in vista delle feste di dicembre. Un’altra tradizione romana è il presepe: incredibile a dirsi ma le statuine sono nate prima a Roma che a Napoli; gli alti prelati ecclesiastici regalavano gli abiti dismessi agli artigiani della corte papale che riciclavano il tessuto, vestendo così le statuine dei presepi. Oggi i più famosi sono quelli in terracotta sulle bancarelle di piazza Navona; quelli presenti all’Esposizione internazionale dei 100 Presepi nelle sale del Bramante di piazza del Popolo (classici e bizzarri, realizzati persino con bustine di tè o cioccolata); e quello artistico più antico del mondo, custodito nel museo della basilica di Santa Maria Maggiore, realizzato da Arnolfo di Cambio nel 1290. Oggi numerose sculture del presepe sono andate perdute ma resta da ammirare la grande opera d’arte. Molto amato e visitato è anche il presepe dei netturbini, situato nella sede dell’Ama: ideato nel 1972 e realizzato in calce e muratura, contiene oltre 350 pietre provenienti da tutto il mondo e riproduce la Palestina di duemila anni fa. Merita una visita anche il Bambinello in legno d’ulivo che si trova nella basilica di Santa Maria dell’Aracoeli: scolpito da un padre francescano nel’400, è da sempre venerato come miracoloso. In realtà quella che oggi è conservata in una cappella votiva è solo una copia, perché la statua venne rubata nel 1994 e mai più ritrovata. Il 24 dicembre il Bambinello viene trasportato solennemente tra le braccia della Madonna e il 6 gennaio portato in processione al Campidoglio per benedire la città. Questa tradizione, insieme al cenone a base di pasta con le arselle, pescato fritto e capitone (un tempo consumare il serpente significava vincere il male), ha perso interesse e per contrastare queste dimenticanze l’amministrazione capitolina ha lanciato da qualche anno il programma Roma Città Natale per segnalare e rivalutare tutti gli eventi natalizi tipicamente romani. Durante le feste, infatti, sono numerosi gli appuntamenti: cori, concerti (il più atteso è quello di Capodanno al Circo Massimo), spettacoli teatrali, percorsi e visite personalizzate, l’immancabile tuffo nel Tevere del primo dell’anno e la festa dell’Epifania a piazza Navona. Le grandi mostre primeggiano tra gli eventi clou: da Johannes Vermeer alle Scuderie del Quirinale fino al 20 gennaio a Paul Klee nella Galleria nazionale d’arte moderna fino al 27 gennaio; da Robert Doisneau, Paris en liberté con le immagini del celebre fotografo al palazzo delle Esposizioni fino al 3 febbraio alla grande mostra L’età dell’equilibrio, dedicata agli imperatori Traiano, Adriano, Antonino Pio, Marco Aurelio ai Musei capitolini fino al 28 aprile. In questi giorni è ancora più vibrante il legame tra arte e spiritualità, offerto soprattutto dalla basilica di San Pietro, tempio della Cristianità per eccellenza, e dai grandi e storici musei, ricchi di capolavori dei più grandi artisti; su tutti spiccano i Musei vaticani con la Cappella Sistina, letteralmente presi d’assalto. Imperdibili sono le visite nella chiesa di Santa Maria del Popolo per ammirare nella cappella Cerasi i capolavori del Caravaggio (Conversione di San Paolo e Crocefissione di San Pietro); del Pantheon, il tempio di tutti gli déi, fatto erigere dall’imperatore Adriano tra il 118 e il 128 a. C. e convertito in chiesa cristiana nel VII secolo; e della deliziosa piazza di Pietra con il tempio di Adriano illuminato. Per godersi un vero spettacolo di luci natalizie, però, è bene guadagnare uno dei 135 gradini della scalinata settecentesca di Trinità dei Monti e percorre con lo sguardo le vie sottostanti (Condotti, Borgognona e via delle Carrozze) che traboccano di luminarie. Da qualche anno anche a Roma si è diffusa la tradizione dei mercatini natalizi, capeggiata dalla storica e familiare presenza di bancarelle e giostre di piazza Navona tra palazzi maestosi e la fontana capolavoro del Bernini. Ovunque c’è un tripudio di oggetti artigianali, souvenir e decorazioni natalizie e una grande varietà di dolci da infilare nella calza della Befana. Fino all’Epifania sono previsti spettacoli di artisti di strada, giocolieri e saltimbanchi e tanti giochi per i più piccoli. Una simile atmosfera si vive anche a piazza Re di Roma, che ospita numerose bancarelle colme di doni e di dolci, in via dei Coronari e a piazza Sant’Eustachio, dove si improvvisano concerti e musica gospel. Informazioni per gli appuntamenti: www.060608.it e www.comune.roma.it (ANSA)